sabato 12 novembre 2011

RACCOLTA FIRME
E' stata predisposta, dalla Segreteria Nazionale, una raccolta firme che, coinvolgendo tutti i lavoratori, sarà motivo di confronto con tutte le istituzioni al fine di far conoscere la posizione della nostra O.S. sulle misure che si possono intraprendere per favorire il mercato del lavoro, ridurre i costi della politica e riavviare lo sviluppo nel Paese. Riteniamo questo un utile strumento per far sentire, attraverso il  Sindacato, la voce dei lavoratori senza utilizzare alcuna forma di sciopero, che servirebbe solo ed esclusivamente a togliere soldi da buste paga già esigue.
La raccolta firme ha come obiettivo di dichiarare inapplicabile l’art. 8 della Legge 14 settembre 2011, n. 148 e l’assoluta inapplicabilità dell’estensione dell’art. 8 al pubblico impiego;
la soppressione degli articoli 90 (Uffici di supporto agli organi di direzione politica) e 110 (Incarichi a contratto) del TUEL -nell'ambito della riduzione della spesa pubblica, prevista dall'art. 1 della Legge 148-;
per richiedere: il riavvio dei CCNL nel pubblico impiego (oggi sospesi sino al 2014);
l’attuazione di una seria politica di sostegno al reddito delle famiglie; l’avvio di provvedimenti volti allo sviluppo delle imprese, alla reale tutela dei lavoratori e a  preservare il sistema  pensionistico del settore  pubblico e  privato.
L’art. 8 della Legge 14 settembre 2011, n. 148 inserisce il modo di scavalcare l’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori L. 300/70. Nella sostanza, questo accordo permetterà di ottenere deroghe sulla prestazione lavorativa, sugli orari e sull’organizzazione del lavoro. E cosi realisticamente sarà in molte situazioni di crisi. Nello stesso tempo si riaprirà anche, dove esistono sufficienti rapporti di forza, la possibilità di contrattare l’organizzazione del lavoro senza i vincoli oggi rigidamente imposti dai contratti nazionali.
L’art. 90 L. 267/2000 TUEL - Uffici di supporto agli organi di direzione politica-
Prevede la costituzione di uffici posti alle dirette dipendenze del sindaco, del presidente della provincia, della giunta o degli assessori, per l'esercizio delle funzioni di indirizzo e di controllo loro attribuite dalla legge, costituiti da dipendenti dell'ente, ovvero,… da collaboratori assunti con contratto a tempo determinato, i quali, se dipendenti da una pubblica amministrazione, sono collocati in aspettativa senza assegni.
L’art. 110 L. 267/2000 TUEL -Incarichi a contratto-
prevede che la copertura dei posti di responsabili dei servizi o degli uffici, di qualifiche dirigenziali o di alta specializzazione, possa avvenire mediante contratto a tempo determinato di diritto pubblico o, eccezionalmente e con deliberazione motivata, di diritto privato, fermi restando i requisiti richiesti dalla qualifica da ricoprire.
Il regolamento sull'ordinamento degli uffici e dei servizi, negli enti in cui è prevista la dirigenza, stabilisce i limiti, i criteri e le modalità con cui possono essere stipulati, al di fuori della dotazione organica, contratti a tempo determinato per i dirigenti e le alte specializzazioni, fermi restando i requisiti richiesti per la qualifica da ricoprire. Tali contratti sono stipulati in misura complessivamente non superiore al 5 per cento del totale della dotazione organica della dirigenza e dell'area direttiva e comunque per almeno una unità. Negli altri enti, il regolamento sull'ordinamento degli uffici e dei servizi stabilisce i limiti, i criteri e le modalità con cui possono essere stipulati, al di fuori della dotazione organica, solo in assenza di professionalità analoghe presenti all'interno dell'ente, contratti a tempo determinato di dirigenti, alte specializzazioni o funzionari dell'area direttiva, fermi restando i requisiti richiesti per la qualifica da ricoprire. Tali contratti sono stipulati in misura complessivamente non superiore al 5 per cento della dotazione organica dell'ente arrotondando il prodotto all'unità superiore, o ad una unità negli enti con una dotazione organica inferiore alle 20 unità
Si continua ancora con la strategia di svilire il ruolo e l’identità del dipendente pubblico, prevedendo un tetto agli stipendi e alle pensioni; per le pubbliche amministrazioni la possibilità di risolvere unilateralmente il rapporto di lavoro di propri dipendenti al compimento dei 40 anni di anzianità contributiva; rivedendo ancora le norme su mobilità, trasferimenti e aspettativa del personale pubblico; la liquidazione del Tfr ventiquattro mesi dopo la cessazione del rapporto di lavoro per pensione di anzianità, e dopo sei mesi per la pensione di vecchiaia.
Il CSA a breve inizierà la raccolta firme in tutti i posti di lavoro.

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