sabato 21 aprile 2018

CONTINUIAMO A FARE LA STORIA. 
Il CSA continua a crescere in tutta l'Emilia-Romagna.
Le elezioni nazionali RSU degli enti locali tenutesi dal 17 al 19 aprile scorsi, hanno registrato e confermato la continua espansione del CSA in tutta la Regione e anche nel circondario imolese. Il Csa si sta espandendo a macchia d'olio: Modena e provincia, Parma e provincia, Rimini e provincia, Ravenna, Forlì, AIPO (Agenzia interregionale Po)...
Il CSA è un sindacato completamente indipendente dalla politica e crea dal basso, sui territori, le proprie linee di condotta sindacale. E questo paga.
Dove eravamo completamente assenti, come nelle Asp dell'imolese, del forlivese e della Bassa Romagna, abbiamo ottenuto ottimi risultati fino a diventare, come nell'Asp imolese, la sigla più votata. Così nel Comune di Morciano di Romagna in cui il CSA si è aggiudicato tutti e 3 i seggi assegnabili.
Questi i seggi ottenuti nell'imolese:
ASP 3 su 9, il CSA, presente per la prima volta, è stato il sindacato più votato;
Comune di Imola 5 su 10 (i seggi assegnabili sarebbero stati 12 ma purtroppo la lista della Cgil non è stata sufficientemente capiente in quanto i candidati erano solo 4 e così la delegazione risulterà monca e più ridotta di quanto previsto);
Nuovo Circondario Imolese 2 su 9. Assieme al Diccap (altro sindacato autonomo che rappresenta la Polizia Municipale e che ha ottenuto il maggior numero di seggi: 3) il sindacalismo indipendente si aggiudica la maggioranza assoluta.
A Mordano è stato perso il seggio per un solo voto, ma il risultato in termini di preferenze è assolutamente soddisfacente.
A Castel Guelfo invece è stato guadagnato il seggio RSU assegnabile, in quanto il CSA è stato l'unico sindacato in grado di presentare una lista.
Nonostante le amministrazioni, contrariamente a quanto esortato dall'ARAN e dalla Funzione Pubblica con apposite circolari, siano state "diversamente collaborative", creando difficoltà ai sindacati e al personale, in un contesto già di per sé difficile a causa dei 9 anni di vacanza contrattuale e di un rinnovo nazionale avviato ma non ancora definitivamente concluso, la media di partecipazione al voto dei dipendenti si è assestata sul 70%.

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