giovedì 27 aprile 2017

Viaggiare donna: Visita alla mostra Art Déco di Forlì

Mercoledì 24 maggio dalle ore 9:00 alle ore 13:00


COORDINAMENTO DONNE CISAL/CSA "AVANTI TUTTA"
- biglietto di ingresso alla Mostra ai Musei S. Domenico
- sistema radiofonico
- visita guidata
Per adesioni telefonare al 3287576003

ORGANIZZAZIONE AGENZIA VIAGGI SANTERNO
Via Saragat, 19 - 40026 IMOLA (BO)
TEL. 0542/32372
Un viaggio denso, sfaccettato e corposo tra pittura e scultura, ma anche attraverso le arti minori. In tutto 450 opere, divise in 16 sezioni monografiche che seguono un razionale ordine cronologico. In pratica qualcosa di inedito precedentemente in Italia. La mostra peraltro è curata dal maggior esperto italiano d’Art Dèco, il Prof. Terraroli.
Visita guidata alla mostra Art Déco allestita ai Musei di San Domenico di Forlì. 
Programma della visita:
-Ore 9,00 partenza da Imola (Via Aspromonte, Zoo Acquario);
-Ore 10,10 arrivo a Forlì, ritiro dei biglietti e degli apparati radiofonici, incontro con la guida ed ingresso alla Mostra;
-Ore 10,20 inizio della visita;
-Ore 12,00 circa fine della visita (nel Museo c'è una piccola area ristoro);
-Rientro a Imola
Costo per persona € 40 (il gruppo sarà composto da un minimo di 20 persone a un massimo di 30).
La visita si effettuerà solo se si raggiungerà il numero minimo di adesioni entro l'8 maggio
La quota comprende:
- viaggio in pullman 30-35 posti
- assicurazione obbligatoria

Un viaggio a tutto tondo nei 10 anni "ruggenti" del primo Novecento, tra il 1919 e 1929: nel dopoguerra si sentiva il bisogno di leggerezza e di bellezza per dimenticare i foschi ricordi. Ed ecco le continue incursioni nel lifestyle italiano, in tutti i campi. Un vero e proprio fenomeno di costume e di gusto che si diffuse rapidamente attraverso riviste e periodici dell'epoca (che troverete in esposizione).

Le donne alto-borghesi (imitate, per quel po' che potevano, anche dalle donne del popolo) tagliano i capelli e accorciano le gonne (nascono tessuti incredibilmente operati, praticamente opere d'arte essi stessi), gli abiti si "sciolgono" mollemente su un corpo finalmente libero dai lacci dei corsetti (tagli geometrici ma morbidi con richiami ai segni dell'arte dell'epoca), indossano caschi e cloche, aggiungono il make up e ammiccano consapevolmente, ispirate dalle grandi dive del cinema degli anni '20. 
Donne che, nella sfrenata ricerca della libertà, si perdono nella lussuria della bisessualità e fanno uso smodato di droghe. Vanno pazze per il blu pavone, scoprono la tuta (creata proprio in questi anni) e imparano a fare sport. Da queste corse in avanti, frenate dalla seconda guerra mondiale e dalla ricostruzione, ripartirà poi quello che, negli anni '60, viene definito il "movimento femminista" con la ricerca spasmodica di una rinnovata consapevolezza di sé e di autodeterminazione, una punta avanzata di quello che è l'obiettivo profondo delle donne: una personalità non rinunciataria.
Sono anche gli anni dei grandi viaggi, nei lussuosi vagon lits o a bordo dei mastodontici transatlantici, verso nuove mete... Il Déco è tutto questo.

A quel decennio ruggente dobbiamo la nascita del design e del made in Italy. Portano il marchio di questi anni, ad esempio, l'illuminazione di Venini e di Fontana arte, ma anche le ceramiche di Gio Ponti e gli arazzi di Depero. Un'eredità mica da poco...!"

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