giovedì 4 dicembre 2014

C.S.A. Regioni Autonomie Locali
Federazione Territoriale Imolese

COMUNICATO STAMPA DAL CIRCONDARIO IMOLESE
L’arroganza del fare… ma cosa, non si dice. Manca, di nome e di fatto!

Viste le recenti variazioni e spostamenti di dipendenti, avvenute in alcuni servizi del Comune di Imola le organizzazioni sindacali hanno chiesto un incontro con il Sindaco di Imola, per ricevere, quanto meno, informazioni in merito.
Informazione dovuta per legge, ai sensi del c. 2, art. 5 del d.lgs. 165/2001 e ss. mm. ii. Trascorso oltre un mese, la risposta dell’Amministrazione è arrivata la sera di domenica 23 novembre, fissando l’incontro per le 14:30 di mercoledì 3 dicembre… Stranissima coincidenza, visto che le organizzazioni sindacali si erano premurate di chiedere che l’incontro non fosse programmato proprio per quell’ora di quel giorno. Purtroppo, stando alla comunicazione inviata ai sindacati, il sindaco, dopo oltre un mese di tempo era libero da impegni solo a quell’ora. 
Ubi maior minor cessat. Ai sindacati non resta che disdire il precedente incontro, pur di “avere l’onore di incontrare il signor sindaco”.
Speranza vana. Mercoledì 3 dicembre, alle ore 14:30, il sindaco Manca, di nome e di fatto! Imprevedibilmente, si trova costretto a non poter partecipare all’incontro per un impegno improvviso; ha pensato di risolvere la questione delegando l’assessore De Marco, che ha sì risposto alle domande ma solo per quanto di competenza.
Non sappiamo quali siano i progetti che il Sindaco intende realizzare per migliorare i servizi ai cittadini e non lo sappiamo perché non lo comunica, perché non da informazioni e non rende partecipi le organizzazioni sindacali.
Magari il Sindaco ha grandi idee per rendere i servizi pubblici più efficienti ed efficaci, ma vorremmo fare una citazione, per ricordagli che la democrazia è partecipazione, o quanto meno, informazione.
Rinnoveremo al sindaco Manca la richiesta di un incontro, chiedendogli di concedere un paio d’ore alle organizzazioni sindacali, perché, per chi appartiene ad un partito che ha scelto di definirsi “democratico”, si tratterebbe di un bel segnale di democrazia prima ancora che un obbligo di legge, quello di dare le informazioni richieste dai sindacati

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